Come non farsi rubare la bici: 9 trucchi

Come non farsi rubare la bici: 9 trucchi

I ladri di biciclette sono sempre in azione e se non vuoi che la tua bici “prenda il volo”, allora bisogna mettere in atto una serie di strategie. Questo vale soprattutto in città, dove i furti sono all’ordine del giorno.

Che siano un bene costoso o meno, le biciclette hanno sempre un valore, sia affettivo che economico. La loro relativa non tracciabilità le rende poi un oggetto molto appetibile per i malintenzionati.

Ma con i dovuti accorgimenti si può rendere la vita più difficile ai furfanti. Ecco alcuni trucchi per parcheggiare la bici in modo sicuro o quali sono gli errori da evitare quando la lasci sola.



1. Non lasciarla mai incustodita

Il principio è che una bici dev’essere sempre legata e chiusa a chiave. Non lasciarla incustodita nemmeno per un minuto, nemmeno per sbrigare velocemente una commissione.

Basta pochissimo, un nonnulla, per non ritrovarla più. Tanto più se ha colori sgargianti e la tieni pulita e lucida come se fosse sempre nuova.

2. Usa bene il lucchetto

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A volte non basta avere il migliore lucchetto per sentirsi al sicuro, ma occorre prestare attenzione a come lo si usa: bisogna pensare a come mettere in difficoltà il ladro, non a come agevolarlo.

E già… se acquisti una catena con lucchetto ma poi la lasci toccare terra potresti permettere al malintenzionato di far leva con il corpo su uno scalpello o un tronchese per cercare di romperlo.

Devi anche sapere come proteggere correttamente la tua bicicletta, perché qualsiasi blocco tu scelga, se non lo usi correttamente, può far sì che sia del tutto inefficiente.

3. Il palo è il tuo alleato

La situazione più semplice, che si presenta nella quotidianità di chiunque possieda e usi una bici per spostarsi, è quella di assicurarla a un palo.

I segnali stradali sono numerosi in città, così come i dissuasori di parcheggio a U che si trovano a bordo di molti marciapiedi. In assenza di appositi portabici, sono quelli gli oggetti a cui puntare.

Per prima cosa bisogna verificare che tali sostegni siano saldamente fissati al terreno e che siano bloccati nella loro parte superiore, in modo da non poter sfilare la bici una volta legata. In caso contrario, ogni accorgimento è perfettamente inutile.

4. Fai attenzione alle rastrelliere

Le rastrelliere sono fatte apposta per parcheggiare le biciclette, ma anche per farsele rubare. L’errore più comune? Agganciare con la catena solo la ruota anteriore, lasciando libero tutto il resto. Basta allentare il mozzo per portare via l’intero telaio e la ruota posteriore: tanto una ruota davanti prima o poi la si trova.

Nel caso in cui non ci siano alternative e si abbia una sola catena, molto meglio legarla per la ruota posteriore che, almeno in presenza di pignoni e cambio, è sempre complicata da sfilare e un ladro non vuole certo dare nell’occhio.

5. Stai lontano dai luoghi isolati

Scegli di preferenza un luogo affollato, dove vanno e vengono molte persone. Se la bici deve rimanere all’aperto e non custodita diverse ore, meglio lasciarla in un posto frequentato e illuminato. Anche questo è un buon sistema per tutelarsi, anche se non ci può solo affidare alla magnanimità del prossimo.

Se poi è un’area coperta bene da telecamere CCTV, è ancora meglio. La presenza di molte persone e di telecamere è un buon deterrente contro i ladri, che preferiscono restare nascosti mentre sono in azione.

6. Meglio in compagnia

Parcheggiala in un posto dove sono già presenti molte altre bici. E se puoi, metti il tuo veicolo in mezzo a un gruppo, piuttosto che ai lati. Questo ha tre scopi: innanzitutto, ci sono sicuramente altre bici bloccate in modo meno sicuro e più allettanti per un ladro, rispetto alla tua che è ben chiusa.

In secondo luogo, molte bici vicine danno a un malintenzionato meno spazio per agire e usare i suoi attrezzi in modo efficace. Da ultimo, l’andirivieni di altri ciclisti può disturbarlo.

7. L’unione fa la forza

Come sempre è la combinazione di più fattori a fare la forza di un sistema. Quindi è sempre meglio non affidarsi ad un solo sistema di bloccaggio, ma combinarne almeno un paio insieme.

Senza arrivare a soluzioni paradossali, un dispositivo U-lock e un cavo permettono solidamente di bloccare bene sia la bici (assicurata su uno dei tubi del telaio) sia le componenti più facilmente rimovibili, come le ruote: basterà far passare il cavo tra di esse ed il telaio.

8. Sgancia la ruota

Molte biciclette dispongono di ruote e selle a sgancio rapido, che possono essere rimosse con un tocco dello strumento giusto. Sgancia la ruota anteriore e fissala con il lucchetto insieme a quella posteriore.

9. Scrivi il tuo nome

È più difficile vendere una bicicletta facilmente identificabile. Usa un pennarello per scrivere il tuo nome o le iniziali due volte su ogni pneumatico (sui punti opposti della circonferenza) e sul telaio.

Come scegliere il lucchetto più adatto a me?

Il primo passo per proteggere la tua bici è quello di bloccarla con il lucchetto giusto. Ovviamente ci sono molte opzioni disponibili sul mercato, da scegliere a seconda delle tue esigenze e del tuo budget.

Tuttavia il consiglio è quello di spendere un po’ di più ma di assicurarsi il sistema di chiusura migliore, soprattutto se il valore della tua bicicletta non è solo affettivo. Ecco quali sono i sistemi di bloccaggio più sicuri.

Archetti a U (U-lock)

Archetti-a-U

Sono i più sicuri, perché per tagliarli sono necessari strumenti grossi e rumorosi. Purtroppo, però, con la diffusione di questi sistemi, anche i ladri si sono attrezzati a dovere. La resistenza degli U-lock dipende dal diametro. Se è inferiore ai 13 mm è sufficiente uno strumento di medie dimensioni, se lo spessore è 13-15 mm serve uno strumento più grande che passa meno inosservato.

Dai 16 mm, invece, si può considerare sicuro: in questo caso servono sia uno strumento grosso che diversi minuti. La forma tuttavia lo rende scomodo da trasportare, anche se ci sono bici con particolari agganci dove si può tenerlo.

Un altro aspetto da considerare è la rigidità, che non lo rende adattabile a tutti i tipi di pali e rastrelliere disponibili, soprattutto se sono grossi. La soluzione migliore, perciò, è utilizzare due sistemi contemporaneamente per bloccare entrambe le ruote al telaio.

Catene

La sicurezza della catena aumenta con l’incremento del diametro ma, di conseguenza, cresce il peso che ti devi portare dietro. Sotto i 12 mm è facilmente trasportabile, ma ovviamente si rivela più vulnerabile. Oltre i 12 mm è più adatta a rimanere parcheggiata a lungo.

Per quanto riguarda la praticità d’uso, aprire una catena per legarla a un sostegno richiede un po’ più di tempo rispetto all’archetto.

Ad anelli

Queste catene si trasportano comodamente legate sotto la sella o alla canna. Il loro vantaggio sta anche nel fatto che si adattano più facilmente alle diverse situazioni in cui devi legare la bici.

Per quanto riguarda la sicurezza, sono leggermente inferiori rispetto all’archetto. Sono più vulnerabili, perché si può agire di forza sulle giunture tra un anello e l’altro per romperle.

A maglia quadrata

Le catene a maglia quadrata, invece, sono più difficili da torcere, anche tagliandole. Sono leggere e comode da portarsi dietro, possono essere ripiegate su se stesse e, spesso, sono dotate di accessorio per fissarle alla bici.

Di contro, sono un po’ rigide e a volte scomode se il sostegno è grosso.

Cavi coperti in gomma con lucchetto

Anche i modelli di elevata qualità non sono poi così sicuri: basta un tronchese professionale per tagliarli.

Se proprio li si preferisce per questioni pratiche (si arrotolano sotto la sella, non graffiano la bici) è sempre bene usarne almeno 2 in combinazione, per aumentare il tempo del lavoro necessario a tranciarli.

Bloccaruota

Da soli sono inutili. Si potrebbero utilizzare in aggiunta a uno dei sistemi più sicuri, solo se già montati sulla bici, altrimenti non vale la pena spendere soldi per acquistarli.

Sistemi GPS

Tra i sistemi più innovativi che si attivano nel caso in cui la bici subisca manomissioni, occorre menzionare quelli con il GPS incluso.

Questi prodotti sono costosi, non tanto per il dispositivo in sé, ma per il fatto che è necessaria una connessione. Sono quindi adatti a proteggere i veicoli di un certo valore.



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