La storia della birra in 13 capitoli

La storia della birra in 13 capitoli

La birra è la bevanda alcolica più bevuta al mondo e, nella classifica generale che include anche quelle analcoliche, si posiziona al quarto posto dopo acqua, tè e caffè.

La sua è una storia antica, che affonda le radici molto indietro nel tempo.

L’abbiamo ripercorsa in una serie di tappe, prendendo spunto dagli eventi più significativi ce l’hanno costellata nel corso dei secoli.

In questo modo, siamo sicuri che sorseggerai con ancora più gusto il tuo prossimo boccale.

1. Tutto ha inizio con il pane

Chi ha inventato la birra? Le prime birre documentate risalgono a 5000 anni fa, anche se dovevano avere un sapore molto diverso da come la conosciamo oggi.

Il processo di produzione della birra usato dai Sumeri in Mesopotamia ha portato a quello che oggi chiamiamo “pane alla birra”: il pane mezzo cotto era immerso in acqua per creare un infuso fermentato, che era spesso aromatizzato con miele ed erbe.

Poiché aveva gli stessi ingredienti di base del pane, era considerato una risorsa alimentare altrettanto nutriente. Alcuni reperti ceramici antichi suggeriscono che il processo di produzione della birra risalga ancora più lontano, precisamente 7000 o più anni fa.

2. Per sole donne

Non è ancora chiaro quando sia iniziato il processo di fermentazione, presumibilmente tra il 3000 e il 2000 a.C. in Mesopotamia. Quelle birre hanno iniziato ad avere una quantità significativa di alcol.

A quei tempi, la produzione della birra era una professione nobile nelle mani di donne d’élite o preti. Alcuni tipi di birre erano persino riservate a cerimonie religiose.

3. Piaceva molto agli Egizi

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Nell’antico Egitto, la birra faceva parte della dieta quotidiana. Le tombe a volte mostrano raffigurazioni del processo di fermentazione.

Dagli studi emerge che questo popolo conosceva diversi tipi di birra che veniva prodotta con l’utilizzo di vari tipi di cereali. Inoltre, la birra era spesso impiegata in medicinali e nelle celebrazioni religiose.

4. I Germani semplificano il processo

Con l’espansione dell’impero romano il processo di produzione della birra viene diffuso ancora più a nord.

I popoli germanici trovarono il modo di preparare la birra da chicchi germinati e secchi che poi fecero fermentare.

5. La sapienza dei monaci

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Nell’Europa medievale, il processo di produzione della birra era praticamente riservato ai monaci, la fascia più colta della società.

Tuttavia, la birra era una bevanda tipica, consumata da tutte le classi sociali per il suo valore nutritivo e perché era molto più sicura dell’acqua potabile, spesso contaminata.

Nel suo testo di storia naturale Physica Sacra, St. Hildegard descrive il luppolo come una pianta particolarmente utile, eccellente per la salute fisica e per tutti i tipi di bevande.

6. Il birrificio più antico

Il primo birrificio è bavarese ed è il Weihenstephan. La sua sede è rimasta sempre la stessa da quando ha iniziato la produzione, nel 1040.

Subito dopo l’Europa centrale si trasforma in una potente industria birraria. Vengono promulgate diverse ordinanze per proteggere le scorte di grano e la purezza della birra.

A metà del 1300 Amburgo diviene il principale centro di produzione di birra al mondo.

7. Prende piede in Inghilterra

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In Inghilterra, alcune donne, conosciute come alewives, iniziarono a organizzare piccole operazioni commerciali, aprendo delle birrerie. Era virtualmente l’unico lavoro onesto e indipendente che le donne avevano il permesso di svolgere e ne approfittarono in ogni occasione.

Dopo l’avvento della peste nera, tra il 1348 e il 1350, la domanda di birra aumentò e le fabbriche di birra iniziarono a consolidare la propria attività.

Presto, tuttavia, gli uomini e le richieste del commercio avrebbero cospirato per strappare il bollitore dalle mani delle donne.

8. In competizione con il tè

Durante il XVIII secolo, l’”Età della ragione” in Europa inizia a serpeggiare una certa avversione all’alcol. E con l’avvento del caffè e del tè, la birra conosce un periodo di leggero declino.

In America la situazione era ancora più difficile, per via del divieto del 1920-1933 che aveva reso il consumo di bevande alcoliche illegale. E con la Grande Depressione, i birrifici attraversarono un vero e proprio momento buio.

9. Al di là dell’oceano

Nel 1670, il quacchero inglese John Fenwick fondò in America la città di Salem, nel New Jersey. I suoi coloni fecero a gara per erigere birrerie e fare della birra una bevanda comune.

Man mano che, nel corso del 1700, le città coloniali si sviluppavano, così facevano i birrifici.

I birrifici della città producevano lo stesso tipo di birra che si trovava in Inghilterra in quel periodo, spesso integrando il malto con altri zuccheri, come la melassa.

10. Nasce la Porter

Questa birra scura è stata servita per la prima volta nel 1722 in un pub di Londra. Il termine “porter” in inglese significa facchino e in poco tempo divenne popolare tra quei lavoratori.

Da questo tipo di birra derivò la Stout, che si chiama così perché inizialmente le Porter particolarmente forti erano dette “Extra Porter” o “Double Porter” o “Stout Porter”, nome che in seguito fu abbreviato semplicemente con Stout.

11. L’arrivo dell’industrializzazione

La rivoluzione industriale ha dato una grande spinta a tutti i settori produttivi, incluso naturalmente quello della birra. Con l’invenzione del motore a vapore nel 1765 il suo processo viene automatizzato.

L’introduzione del termometro nel 1760 e, dieci anni più tardi, dell’idrometro, il ciclo produttivo della birrificazione diviene sempre più efficiente, favorendo la diffusione di massa di questa bevanda.

12. Dal secchio alla bottiglia

La prima birra in bottiglia viene venduta nel 1850. Prima di allora, le persone prendevano i loro secchi e andavano a riempirli nelle taverne.

13. La spinta del marketing

Nel XX secolo, la pubblicità ha giocato un ruolo significativo nella crescente popolarità di diversi tipi di birra.

Ancora oggi negli archivi delle aziende produttrici sono conservati cartelli pubblicitari, insegne degli anni ’30 del birrificio ai tipici specchi pubblicitari degli anni ’80.

Da dove viene il nome?

I Greci la chiamavano “vino d’orzo”, mentre presso i Romani era conosciuta con il termine “cervisia”.

È un evidente riferimento alla dea delle messi Cerere, per alludere agli ingredienti utilizzati nella produzione della bevanda, ossia orzo e frumento. Tale termine è stato utilizzato a lungo nel corso dei secoli in numerose varianti, come ad esempio cervogia, cerveise, cervesa.

Nel periodo rinascimentale, in alcuni Paesi tra cui l’Italia si è iniziato a utilizzare il termine germanico “beor”, che stava ad indicare una bevanda forte. È abbastanza evidente in questo caso il richiamo al verbo latino “biber”, vale a dire“bere”.

In Russia viene indicata con  pivo, cioè “bevanda”, mentre nel Nord Europa il nome adottato si rifà alla parola inglese “ale”, che indica una birra ad alta fermentazione.

Le più forti

È opinione comune che la birra sia una bevanda poco alcolica. Eppure c’è un particolare stile birraio, noto come “eisbock”, che è alla base della ricettazione delle birre più forti del mondo

Il suo procedimento prevede di congelare il mosto di birra fermentato, provvedendo poi a dividere la parte alcolica che può così essere “dosata” anche ad elevati livelli. Si va oltre il 67%.

Ai primi posti ci sono delle birre scozzesi e tedesche, e fra le top ten ne figura anche una italiana.

Un regalo spumeggiante

Se vuoi farti un’idea dei regali per gli amanti della birra disponibili sul mercato, basta fare una rapida ricerca nel web. Il tuo amico va spesso allo stadio? Niente di meglio, allora, di un manicotto per birra, per mantenere sempre ben refrigerata la bevanda.

È un tipo intraprendente? Prova a dare un’occhiata ai kit di fermentazione che gli consentono di preparare la birra a casa, come piace a lui.

E se ha la passione per il buon cibo, un libro di cucina ricco di ricette a base birra gli consentirà di trovare tanti spunti originali per intrattenere i suoi ospiti.

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