Insieme alle maschere, le migliori pinne da immersione sono uno degli accessori più importanti per chi è appassionato di escursioni sottomarine.
Con il loro supporto, è più facile spingersi in profondità, alla scoperta della vita sommersa. E anche chi pratica apnea o ama pescare in fondo al mare, non ne può fare a meno.
Sommario
- Quali sono le migliori pinne da immersione?
- 1. Cressi Ara Hard Blade Pinna da immersione
- 2. Cressi Reaction – pinne da immersione donna
- 3. Zionor F2 Pinne Snorkeling e Immersioni Subacquee
- 4. Salvas Advance
- 5. Seac Speed
- Cosa sono le pinne da immersione?
- Utilizzo delle pinne da immersione?
- Come è fatta la pinna da immersione?
- Scarpetta pinna da immersione?
- Pala pinne da immersione?
- Modelli di pinne da immersione?
- Pinne da immersione morbide o dure?
- Materiali delle pinne da immersione?
- Evoluzione delle pinne da immersione?
Quali sono le migliori pinne da immersione?
La scelta delle pinne da sub non è un’impresa semplice. Al di là del fattore tecnico ed estetico, uno dei fattori più importanti da considerare è la scelta della taglia giusta.
La pinna deve aderire perfettamente al piede, per evitare che si sfili durante l’immersione in acqua salata o in acqua dolce. Ma non deve neppure essere troppo stretta, rivelandosi poco confortevole.
Per avere la certezza di acquistare il modello che fa per te, affidati alla vendita online. Oltre ad avere una panoramica completa dei modelli di marca offerti sul mercato, come quelli Pro Light, hai infatti la possibilità di leggere le opinioni, i commenti e i test di chi li ha già provati.
Sarai così guidato nella scelta delle dimensioni corrette e del tipo più adatto alle tue specifiche esigenze di immersione.
Senza dimenticare che l’acquisto nel web ha un grande vantaggio: quello di ottenere sempre il prezzo più basso.
Qui di seguito ti presentiamo le migliori pinne da immersione:
1. Cressi Ara Hard Blade Pinna da immersione
Le migliori per: calzabilità
- La caratteristica fondamentale di questa pinna è la pala, realizzata in...
- La scarpetta, stampata in termogomma a durezza variabile, è molto...
Grazie alla loro cinghia EBS si possono indossare con grande facilità in ogni situazione. Si mantengono inoltre sempre perfettamente aderenti al piede a qualsiasi profondità.
Hanno pale ampie e lunghe, che favoriscono un movimento efficiente. Sono disponibili in quattro colori (nero, giallo, blu e argento) e in tre taglie (S/M, M/L, L/XL).
- Ergonomiche
- Aderenti
- Propulsive
2. Cressi Reaction – pinne da immersione donna
Le migliori per: scattanti
- Reaction è l'ultima nata tra le pinne Cressi per autorespiratore e sfrutta...
- Pala realizzata in tecnopolimero di ultima generazione, reattivo,...
Sfruttano l’esclusiva tecnologia brevettata di stampaggio in tre materiali, che garantisce elevate prestazioni.
Realizzata in tecnopolimero di ultima generazione, molto reattivo, flessibile e scattante, la pala nasce direttamente dal dorso della scarpetta. Ha una superficie utile superiore del 20% rispetto a un tipo tradizionale.
L’alloggiamento anatomico del piede, elaborato al computer, è prodotto in elastomeri per un comfort e un bloccaggio del piede ottimali.
- Reattive
- Flessibili
- Confortevoli
3. Zionor F2 Pinne Snorkeling e Immersioni Subacquee
Le migliori per: leggerezza
- Disegno completo alette del piede per una migliore stabilità, Struttura...
- Combinazione perfetta per potenza ed efficienza. Due fori di flusso...
Il loro particolare design favorisce una perfetta calzata del piede. La struttura a punta aperta garantisce inoltre un comfort ottimale.
Offrono un’elevata flessibilità, unendo un’elevata potenza alla massima efficienza. Due fori di flusso migliorano la flessibilità, ottimizzando il movimento del piede.
- Antiscivolo
- Ergonomiche
- Ipoallergiche
4. Salvas Advance
Le migliori per: elasticità
- Pinna professionale con scarpetta chiusa
- Pala in polipropilene
È una coppia di pinne professionali con scarpetta chiusa. L’inserto della pala è in morbido tpr, mentre la pala è in polipropilene.
Il longherone, brevettato, garantisce una notevole elasticità. Grazie alla loro progettazione si rivelano molto confortevoli e possono essere indossate anche per diverso tempo senza stancare il piede.
- Morbide
- Comode
- Leggere
5. Seac Speed
Le migliori per: rapporto qualità e prezzo
- ANATOMICA: la pinna da snorkeling Seac Speed presenta una scarpetta chiusa...
- TRIPLO POLIMERO: la pala della pinna Seac Speed è realizzata con una...
Sono pinne con scarpetta chiusa in gomma termoplastica morbida. Progettate da designer italiani e sono un raffinato equilibrio di estetica e funzionalità.
La pala è realizzata in 3 materiali. Le sue particolari geometrie favoriscono il miglior rapporto resa/sforzo. Sono disponibili in 10 taglie, dalla 26/28 alla 46/47.
- Robuste
- Confortevoli
- Antiscivolo
Cosa sono le pinne da immersione?
Inizialmente “inventate” per scopi militari, con il passare del tempo la pinna è stata progressivamente adottata anche nel mondo dello sport.
Si tratta di una calzatura alla cui estremità si estende una superficie piatta (detta pala) di opportuna lunghezza ed elasticità. È in genere molto sottile e sostenuta da delle nervature laterali di rinforzo.
In alcuni modelli la pala presenta un’apertura o una serie di aperture perpendicolari alla direzione di nuoto, per favorire il passaggio di acqua durante la pinneggiata (o palata) e aumentare la spinta idrodinamica.
Utilizzo delle pinne da immersione?
Grazie alla loro forma, questi accessori incrementano la forza di spinta del piede maggiorando la superficie a contatto con l’acqua e di conseguenza spostando una maggior massa d’acqua per ottenere una spinta propulsiva più elevata.
Maggiore è la massa d’acqua interessata, maggiore è la spinta. Inoltre, la conformazione della pinna e l’elasticità del materiale di cui è formata, contribuiscono a distribuire in modo ottimale l’azione muscolare sull’acqua, per ottenere il massimo rendimento.
Come è fatta la pinna da immersione?
Tuttavia, è inutile avere una spinta propulsiva eccezionale ma non essere in grado di utilizzarla per mancanza della potenza necessaria a gestirla.
Le pinne allora devono essere adattate alla morfologia del subacqueo medio e consentire quei movimenti favoriscano un rapido spostamento in avanti.
Sono costituite essenzialmente da due parti: la scarpetta e la pala.
Scarpetta pinna da immersione?
La scarpetta è la parte della pinna che si indossa e ricopre il piede. È in genere realizzata in gomma morbida per garantire la massima aderenza al piede e dotata di opportune aperture (davanti alle dita centrali o sotto di esse) per evitare la formazione di bolle d’aria.
La sua conformazione riveste una particolare importanza, per evitare che la pinna si sfili accidentalmente durante l’uso.
Ne esistono due tipologie:
- la scarpetta chiusa che riveste completamente il piede, per cui può essere utilizzata a piedi nudi o con un calzare in neoprene
- la scarpetta aperta (o a tallone aperto) che lascia il tallone scoperto, in corrispondenza del quale è presente un cinghiolo regolabile tramite una fibbia. Rispetto alla scarpetta chiusa quella aperta permette di utilizzare più tipologie di calzari con la stessa pinna: è il tipo preferito dai subacquei che effettuano immersioni in condizioni climatiche diverse che possono usare lo stesso accessorio con calzari di differente spessore e protezione termica.
Pala pinne da immersione?
La pala è la superficie piatta fissata sull’estremità anteriore delle pinne subacquee. La sua funzione è quella di trasmettere la spinta associata al movimento del piede. Le pale delle pinne incrementano la forza di spinta dell’arto aumentando la superficie sulla quale imprimere la spinta per ciascun movimento.
A seconda della conformazione e in base all’elasticità del materiale contribuiscono a distribuire in modo ottimale l’azione muscolare sull’acqua per ottenere il massimo rendimento. Sono di lunghezza variabile e in genere di spessore assai sottile, sostenute da nervature laterali. Le pale possono essere più o meno rigide: la rigidità influisce sul tipo di sforzo sulle gambe e di spinta.
La pala può essere tutt’uno con la scarpetta oppure fissata tramite viti (nei tipi più professionali). Il secondo sistema è più costoso ma permette di cambiare la pala a piacimento, adottando quella ritenuta più idonea all’uso del momento.
Le pale sono costruite in genere in materiale polimerico (termoplastici o gomma) o in materiale composito (in carbonio o in fibra di vetro) o in più materiali.
Modelli di pinne da immersione?
I diversi modelli di pinne da immersione si differenziano nel tipo di forma e di materiale costruttivo e si classificano in base all’impiego:
- le pinne da snorkeling sono idonee per rimanere in superficie oppure per immersioni a bassa profondità. Sono generalmente a scarpa chiusa molto comoda, di lunghezza non eccessiva e di durezza media, in modo da dare una certa propulsione senza affaticare le gambe
- le pinne da immersione con bombole (anche dette pinne da ARA, autorespiratore ad aria) devono essere più potenti rispetto a quelle per lo snorkeling in quanto le pinnate possono essere più frequenti. Si usano quindi a pala morbida per consentire una migliore modulazione della potenza di passo e una più agevole escursione laterale per veloci cambi di assetto. Sono a scarpetta aperta e richiedono calzari in neoprene dotati di suola in modo che si possa camminare su superfici irregolari o scivolose durante il trasporto delle attrezzature
- le pinne da apnea o pesca subacquea sono molto lunghe e a pala rigida, per movimenti lenti ma potenti che consentono di sfruttare al massimo la propulsione delle gambe. Si indossano normalmente con calzari in neoprene
- nelle pinne a pala unica (monopinna), adatte per attività agonistiche, i piedi sono alloggiati nella medesima calzatura
- pinne da piscina molto corte, utilizzate per potenziare la propulsione nei nuotatori. La scarpetta e la pala sono in genere costituite dallo stesso materiale.
Pinne da immersione morbide o dure?
Una pinna morbida permette una pinneggiata con minore sforzo ma dà anche una spinta minore. Può essere utilizzata nel tempo libero o in situazioni non impegnative come lo snorkeling.
Una pinna rigida permette una pinneggiata più potente, ma richiede uno sforzo maggiore; le pinne con una pala lunga sono più efficaci per coprire grandi distanze, necessitano di una pinneggiata di grande ampiezza.
Materiali delle pinne da immersione?
Fino a qualche tempo fa, le prime pinne erano costituite in gomma naturale, praticamente indistruttibile. Tuttavia questo materiale ha un elevato costo a causa della complessità dal punto di vista costruttivo, in quanto è costituito da mescole con caratteristiche di durezza e di elasticità diverse che vanno poi inserite in stampi secondo quantità ben precise.
Oggi si utilizzano pale in materiali termoplastici. Dal punto di vista delle prestazioni, le pinne così realizzate offrono una maggiore elasticità che rimane inalterata a lungo nel tempo, con costi accessibili; sono però meno resistenti a graffi ed abrasioni.
Una proposta più moderna sono le pinne realizzate in fibra di carbonio, kevlar e grafite, materiali più evoluti e sintetici.
Evoluzione delle pinne da immersione?
La ricerca tecnologica è continuamente impegnata s studiare l’ottimizzazione dell’idrodinamica, la riduzione dei vortici e degli eventuali svantaggi dovuti all’effetto Venturi, insieme alla riduzione degli attriti, anche attraverso lo studio e l’impiego di nuovi materiali.
Questo porta alla realizzazione di prodotti sempre più innovativi e tecnologicamente avanzati.
Si consiglia comunque da evitare specializzazioni esasperate e di focalizzare la scelta in base alla specifica esigenza di immersione.