Svuotare periodicamente lo scaldabagno elettrico per effettuare un’accurata pulizia consente di prolungare la sua durata di anni.
E sai perché?
La spiegazione è semplice.
Mentre il dispositivo riscalda l’acqua per fornirla poi ai punti di prelievo della tua casa, i minerali e gli altri sedimenti presenti nella riserva idrica si depositano sul fondo.
Se vivi in una zona con acqua dura, queste impurità si accumulano abbastanza rapidamente, intasando la valvola di scarico dello scaldabagno e danneggiandolo.
Ecco perché è così importante sapere come svuotare lo scaldabagno elettrico per pulire il suo interno almeno una volta all’anno. E devi svuotarlo anche se, una volta che il danno è fatto, devi sostituire gli elementi riscaldanti.
Puoi chiamare un idraulico, oppure puoi seguire queste semplici istruzioni e farlo da solo.
Sommario
Svuotare lo scaldabagno elettrico in 8 semplici mosse
Gli scaldacqua elettrici sono dotati di due elementi riscaldanti, uno nella parte superiore del serbatoio e uno in prossimità del fondo.
Se devi svuotare la struttura per sostituirli, per effettuare la manutenzione scaldabagno elettrico di routine o per la sostituzione scaldabagno elettrico, hai necessità di svuotare il boiler.
Cosa ti occorre:
- tubo da giardino in gomma (se sei vicino a uno scarico)
- un secchio (se non sei vicino a un lavandino o alla vasca da bagno)
- un paio di guanti da lavoro
Qui di seguito ti presentiamo come svuotare lo scaldabagno elettrico:
1. Spegni lo scaldabagno
Prima di capire come svuotare uno scaldabagno, la prima cosa che devi fare è scollegarlo dall’impianto elettrico. Disattiva il collegamento dal pannello elettrico della centralina o togli semplicemente la spina.
Saltare questo passaggio può essere pericoloso in quanto durante lo svuotamento si viene a contatto con l’acqua,
2. Fai raffreddare l’acqua
L’acqua presente all’interno dello scaldabagno ha una temperatura di circa 60 – 70°C.
Lascia raffreddare l’apparecchio per un paio d’ore prima di procedere con lo svuotamento dello scaldabagno, per non correre il rischio di scottarsi.
3. Chiudi il rubinetto di ingresso dell’acqua
Ci dovrebbe essere una valvola di intercettazione dell’acqua sopra o vicino al tubo di ingresso dell’acqua fredda nella parte superiore del serbatoio.
Ruota la valvola scaldabagno in senso orario per chiuderla. Fai attenzione a non confonderla con il rubinetto dell’acqua calda.
Se non riesci a trovare una valvola di intercettazione locale, chiudi la valvola principale dell’alimentazione dell’acqua alla casa.
4. Prepara lo scarico
Il rubinetto di scarico nella parte inferiore dello scaldacqua è una valvola color argento o ottone con un’estremità filettata. È da qui che esce l’acqua dallo scaldabagno e hai bisogno di un luogo dove farla defluire quando il serbatoio viene scaricato.
Puoi posizionare un secchio sotto la valvola di scarico o collegare un tubo da giardino all’estremità filettata della valvola. In quest’ultimo caso, direziona il tubo nella vasca da bagno o un lavandino.
5. Apri la valvola limitatrice di pressione
A questo punto devi individuare l’apposita valvola di rilascio per poter abbassare la pressione dal serbatoio. È sul lato o sopra lo scaldabagno. Cerca una valvola con il tubo che scende.
Solleva la leva sulla valvola per aprirla ed effettuare così il rilascio della pressione.
6. Scarica l’acqua
Quando tutte le precauzioni di sicurezza sono a posto, è il momento di effettuare lo scarico dell’acqua calda (che nel frattempo sarà diventata tiepida) dal serbatoio.
Alcune valvole di scarico hanno una maniglia. Altre hanno un manico corto con una fessura per inserire la punta un cacciavite a lama piatta.
Procedi così:
- ruota la valvola di non ritorno dell’acqua in senso antiorario per erogare alcuni litri d’acqua nel secchio o nel tubo se devi effettuare un lavaggio parziale di manutenzione scaldabagno. Nota il colore dell’acqua fredda che fuoriesce. All’inizio è scura, perché è mescola con il sedimento. Quando diventa chiara, puoi interrompere il prelievo di acqua e chiudere la valvola
- se stai eseguendo uno scarico completo nella posizione rubinetto acqua aperto, continua a effettuare il drenaggio fino a quando non esce più acqua
Quando si utilizza un secchio per uno svuotamento completo, indossa un paio di guanti da lavoro per evitare di scottarti.
Riempi il secchio e apri e chiudi la valvola tutte le volte necessarie per svuotare il serbatoio. Se devi inclinare il secchio per farlo uscire da sotto il beccuccio della valvola, non riempirlo fino all’orlo.
7. Chiudi la valvola
Una volta completato lo scarico, chiudere la valvola limitatrice di pressione abbassando la leva e chiudere la valvola di scarico ruotandola in senso orario.
Svuota il secchio o rimuovi il tubo di gomma.
8. Riattiva il collegamento elettrico e l’alimentazione dell’acqua
Quando il serbatoio è vuoto, è possibile eseguire gli eventuali lavori di riparazione o di pulizia ordinaria. Una volta che hai terminato l’intervento, riattiva l’alimentazione elettrica e riempi nuovamente lo scaldabagno.
Cosa fare se non esce l’acqua
Se, una volta che apri la valvola di scarico, ti accorgi che l’acqua non drena, con tutta probabilità si tratta di un un problema di calcare. I sedimenti e il calcare si depositano sul fondo dello scaldabagno fino a intasare il tubo, impedendo così un corretto scarico dell’acqua.
Tutto ciò di cui hai bisogno per risolvere questo problema è un gancio di metallo. Predi del robusto fil di ferro e forma un gancio da inserire nella valvola. Muovi il gancio avanti e indietro nella valvola, controllando di tanto in tanto se l’acqua inizia a scorrere.
A quel punto, il gioco è fatto!
Perché si forma il calcare nello scaldabagno elettrico?
Come in un qualsiasi bollitore, anche nello scaldabagno elettrico l’acqua viene riscaldata per mezzo di una serpentina (succede così anche nello scaldabagno a gas).
A seconda della sua durezza, della quantità di acqua prelevata quotidianamente e della temperatura di riscaldamento impostata, i minerali presenti nell’acqua si cristallizzano più o meno velocemente e si depositano sotto forma di calcare sulla resistenza elettrica.
Per dirla con parole semplici: più acqua si preleva dal dispositivo e maggiore è la durezza dell’acqua e la temperatura di esercizio selezionata, più calcare si forma sull’elemento riscaldante.
Il calcare si forma in particolare dagli ioni calcio (carbonato acido di calcio) disciolti nell’acqua a temperature superiori a 60°C e poi si deposita sulle serpentine di riscaldamento degli apparecchi ad acqua calda.
A poco a poco, si crea uno strato di sedimenti sempre più spesso, che compromette l’efficienza del dispositivo: si consuma più energia per ottenere le stesse prestazioni.
Conclusioni
Se hai problemi con uno scaldabagno elettrico e stai cercando di risolverli, potrebbe essere necessario svuotare il serbatoio. Puoi anche effettuare un drenaggio parziale ogni sei-otto mesi per prevenire l’accumulo di sedimenti.
Indipendentemente dal motivo per cui è necessario intervenire sullo scaldabagno elettrico, puoi occupartene tu seguendo i semplici passaggi che abbiamo illustrato in questa guida.
Fonti:
- Calcare – https://www.adnkronos.com/italia-piena-di-calcare-eccessi-nellacqua-in-883-comuni_1O2hQfTNwuh8Hg0TYbECUL#:~:text=Un’acqua%20utilizzata%20ad%20uso,interessata%20dal%20problema%20del%20calcare%E2%80%9D.&text=L’impatto%20sull’efficientamento%20energetico,consumo%20energetico%20del%2018%25%E2%80%9D.
- Manutenzione – https://www.youtube.com/watch?v=k_va8XUrqlc