I droni sono l’oggetto del desiderio del momento. C’è chi lo acquista per hobby, divertendosi poi a pubblicare foto e video panoramiche nelle proprie pagine social.
C’è chi invece lo acquista a scopo professionale. In ogni modo, una volta che ne hai uno devi prendertene cura: anche i droni più costosi, infatti, possono rompersi se non vengono sottoposti a una regolare manutenzione.
Qui di seguito troverai alcuni suggerimenti che ti potranno aiutare a far durare più a lungo la tua apparecchiatura.
Sommario
- 1. Innanzitutto, fai pratica
- 2. Utilizzalo all’aperto
- 3. Non perderlo mai di vista
- 4. Fai una pausa di tanto in tanto
- 5. Fai uno scrupoloso controllo pre-volo
- 6. Verifica le condizioni meteo
- 7. Tieni d’occhio la batteria
- 8. Puliscilo solo con gli strumenti giusti
- 9. Rimuovi e pulisci i puntelli dopo ogni volo
- 10. Prenditi cura anche della batteria
- 11. Impara a fare da solo le piccole riparazioni
- 12. Sottoscrivi un’assicurazione
- 13. Rispetta le direttive del regolamento dell’Enac
- Cosa devo fare per pilotare un drone?
1. Innanzitutto, fai pratica
Il primo suggerimento è quello di iniziare facendo pratica con un modello di buon livello, ma a un prezzo abbordabile. Questo ti permette di capire se è un tipo di attività che ti può piacere.
In caso affermativo, devi essere consapevole che il “gioco” può diventare sempre più dispendioso perché se ti appassioni vorrai dotare il tuo apparecchio con componenti aggiuntivi per stare al passo con l’evolversi della tecnologia.
2. Utilizzalo all’aperto
Prendersi cura del dispositivo vuol dire imparare a far volare il drone in modo che non si schianti. Evita di utilizzarlo in spazi chiusi, come in salotto o nel garage, a meno che non sia un giocattolo di basso costo.
E anche in questo caso, tieni sempre presente che volare in questi ambienti richiede una maggiore attenzione, per via della maggior presenza di ostacoli.
3. Non perderlo mai di vista
I droni più evoluti sono perfettamente in grado di volare all’esterno anche in presenza di vento. Non essendo però disponibile il segnale GPS/GLONASS per il posizionamento, spesso l’apparecchio entra in modalità di volo non assistite ed è necessario controllarlo continuamente per mantenerlo in posizione.
Tuttavia, un campo aperto permette più errori, dandoti sempre il tempo di recuperare il drone anche dopo un comando o una manovra sbagliata.
4. Fai una pausa di tanto in tanto
Si sa che quando inizi a volare con il tuo drone non vorresti mai fermarti. Se hai in programma di tenerlo in aria a lungo porterai sicuramente con te un paio di batterie completamente cariche, per garantirgli la massima autonomia.
Tuttavia i motori elettrici hanno bisogno di una pausa ogni tanto, altrimenti rischi di surriscaldarli e di deteriorarli.
Ciò dipende in gran parte dalle dimensioni e dalla qualità del tuo drone, ma se hai passato un intero pomeriggio a volare, assicurati di dare a quei motori una pausa prima di farlo partire per l’ennesimo volo al crepuscolo.
5. Fai uno scrupoloso controllo pre-volo
Prima di far decollare il tuo drone, dovresti sottoporlo a un controllo pre-volo di base. Potrebbero esserci alcuni passaggi specifici da verificare, a seconda della marca e del modello del tuo drone o se stai volando su FPV (grazie alla prospettiva di guida in prima persona mediante controllo a distanza attraverso una telecamera a bordo).
Sei in uno spazio libero e aperto dove è sicuro volare? Elimina le tue possibilità di finire nei guai volando via da alberi, edifici, macchine, persone e animali.
Il tuo drone è in buone condizioni di lavoro? Controlla che i puntelli non siano danneggiati e assicurati che siano in grado di girare liberamente.
Verifica gli interruttori a levetta sul controller. Assicurati di aver impostato le cose nel modo corretto, così che non avrai sorprese una volta che prendi il volo.
6. Verifica le condizioni meteo
Se sei ancora alle prime esperienze di volo, è consigliabile utilizzare il drone in una bella giornata soleggiata e priva di vento. Questo perché le intemperie hanno conseguenze anche sul modo di volare del tuo drone.
Un forte vento, ad esempio, può trascinarlo via oppure rendere difficoltoso l’atterraggio.
La pioggia invece può danneggiare i componenti elettrici e causare delle avarie o la caduta del dispositivo.
Per gestire queste avversità devi aver accumulato abbastanza esperienza e conoscenza del tuo drone per portarlo a casa sano e salvo. Per questo il consiglio è di arrivarci per gradi o evitare del tutto situazioni climatiche svantaggiose.
Nel manuale istruzioni troverai comunque molti dettagli sulle condizioni ambientali che il tuo specifico modello è in grado di affrontare senza… soccombere!
7. Tieni d’occhio la batteria
I migliori droni sul mercato hanno una batteria efficiente, che consente di volare ininterrottamente per circa mezz’ora. La media per i droni dotati di fotocamera si aggira intorno a circa 20 minuti, mentre i modelli giocattolo hanno una resistenza di volo che oscilla tra i 5 e i 7 minuti, anche se alcuni possono spingersi fino a 12 minuti.
Va notato però che quando un produttore fornisce un dato sull’autonomia di volo, si tratta sempre di un tempo calcolato dopo test in condizioni “ideali” e in un ambiente controllato. È un valore che nella realtà è suscettibile di oscillazioni.
Se fai volare il tuo drone più velocemente, in condizioni di vento sfavorevole, puoi star certo che la batteria durerà meno del previsto.
8. Puliscilo solo con gli strumenti giusti
I droni richiedono di tanto in tanto di essere puliti, come un qualsiasi apparecchio. La cosa migliore è quella di mettere insieme un kit manutenzione ordinaria, composto da un piccolo pennello, alcool isopropilico, una bomboletta di aria pressurizzata, un panno in microfibra, un lubrificante 3 in 1.
Per le parti esterne puoi utilizzare il panno in microfibra e l’alcool isopropilico, mentre la bomboletta d’aria può aiutarti a raggiungere i punti più difficili e ad eliminare la polvere che potrebbe intasare i motori.
9. Rimuovi e pulisci i puntelli dopo ogni volo
Un drone di qualità è costruito per resistere ad alcuni segni di usura. Tuttavia, lo sporco e la sporcizia che si accumula nei motori li costringerà a lavorare di più e potrebbero, con il risultato di bloccarli a mezz’aria.
Pertanto, la procedura migliore è rimuovere i puntelli e dare ai motori un buon getto di aria compressa per eliminare la polvere o detriti che potrebbero essere penetrati nell’alloggiamento del motore. Se lasci che la sporcizia e la polvere si accumulino in seguito richiederà una pulizia più approfondita, quindi prenditi il tempo dopo ogni volo per pulire con cura ogni componente.
10. Prenditi cura anche della batteria
La stragrande maggioranza dei droni di qualità sono dotati di una batteria ricaricabile agli ioni di litio o ai polimeri di litio: dovrai prendertene cura, esattamente come fai con il tuo apparecchio.
Ciò significa volare con batterie completamente cariche e rimuoverle (se possibile) quando hai finito di utilizzare il dispositivo.
11. Impara a fare da solo le piccole riparazioni
Persino i droni più resistenti possono rompersi accidentalmente, magari nel bel mezzo di un’impresa avvincente. È quindi importante imparare ad effettuare la riparazione di base direttamente sul campo: entro un certo limite puoi intervenire da solo per rimetterlo in senso, anche se non hai una particolare dimestichezza con il fai da te.
Questi piccoli interventi includono, ad esempio, la sostituzione eliche. Puoi inoltre imparare a saldare insieme il guscio del drone in caso di un violento impatto.
Se diventi un esperto manutentore del tuo apparecchio, non dovrai rivolgerti a un tecnico professionista e risparmierai così un sacco di soldi.
12. Sottoscrivi un’assicurazione
In ogni caso, considerate tutte le problematicità della gestione di un drone, semmai userai i droni per lavoro o per qualcosa di più di un hobby, ricorda che dovrai necessariamente dotarti di un’apposita assicurazione a copertura di qualsiasi rischio.
L’hobbista ne è esentato ma dato che oggi esistono pacchetti assicurativi di tutto rispetto anche per chi vola solo per divertimento, a prezzi bassissimi, forse conviene dormire sonni tranquilli.
13. Rispetta le direttive del regolamento dell’Enac
In Italia tutti i mezzi di pilotaggio a controllo remoto stabile sono soggetti al rispetto dei regolamenti di volo dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile). Regole e certificazioni variano a seconda della tipologia del drone, ma alcune norme devono essere rispettate da tutti.
Ad esempio, un drone non può volare a più di 500 metri di distanza dal pilota a una quota massima di 150 metri di altezza. Deve inoltre rispettare una distanza minima di sicurezza di cinque chilometri dagli aeroporti.
Non può sorvolare aree affollate tenendo sempre in conto il rispetto della privacy o eventuali regolamenti comunali in vigore. Il resto è lasciato al buon senso dei piloti.
Cosa devo fare per pilotare un drone?
Tutto dipende dalla tipologia di drone.
Drone sotto i 300 g
Se si tratta di un apparecchio con peso inferiore ai 300 grammi, con parti rotanti protette e che non superi la velocità massima di 60 km/h, non servono né autorizzazioni né certificazioni per il pilota.
È sufficiente inviare la documentazione necessaria all’Ente Nazionale Aviazione Civile, fermo restando che bisogna comunque seguire le linee guida generali dettate dall’Enac.
Drone sotto i 2 kg
Se stai pensando di acquistare un drone dal peso inferiore ai 2 kg è sufficiente conseguire un “semplice” attestato di pilota di droni e superare una visita medica presso un centro autorizzato.
Drone sotto i 25 kg
In questo caso è necessario conseguire un attestato di pilota di droni adeguato che preveda una certificazione medica rilasciata da un Esaminatore Aeromedico e una certificazione delle competenze aeronautiche ottenuta presso un centro autorizzato Enac che implica il superamento di un esame teorico e di uno pratico.
Drone da 25 kg e oltre
Per droni di questo tipo i controlli sono molto più severi. È richiesta una licenza di pilota per droni che comporta un certificato medico di terza classe – una lunga serie di viste che attestano l’idoneità psico-fisica dell’aspirante pilota – e che consente di accedere agli esami di certificazione sulle competenze aeronautiche tramite esami teorici e pratici, sempre da superare presso centri autorizzati Enac.