6 consigli per la fotografia subacquea

6 consigli per la fotografia subacquea

Non è più tempo d’estate ma se hai l’occasione di andare in vacanza in qualche paese tropicale, la fotografia subacquea è un hobby appagante. È un ottimo sbocco creativo, sia che tu voglia fare foto professionali o semplicemente divertirti in acqua.

Scattare fotografie subacquee non è così facile come farle sulla terraferma ed anche un banalissimo scatto richiede molto più tempo prima che il dito affondi sul pulsante della macchina fotografica e possa immortalare il soggetto che hai inquadrato.

Che fare, dunque? Prova a leggere gli otto suggerimenti riportati qui di seguito: vedrai che poi farai miracoli anche sott’acqua!



1. Conosci la tua attrezzatura

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Se non hai molta esperienza con la fotografia subacquea devi prima capire dove ti trovi e cosa puoi fare. L’illuminazione è complicata. Il colore della luce sott’acqua è molto diverso e più scendi in profondità, più la luce perde parte dei suoi spettri cromatici. Stare sott’acqua è un mondo completamente nuovo. Controlla bene l’attrezzatura prima di tuffarti.

Verifica in particolare che la batteria sia carica, che la scheda di memoria abbia spazio almeno per cento foto e che la custodia sia chiusa bene. Impara come utilizzare tutti i pulsanti con la custodia subacquea. La tua attrezzatura, anche se economica, può far delle bellissime foto. Impara ad utilizzarla fuori dall’acqua, per saperne poi impostare le funzioni principali quando ti immergerai e sarai meno comodo che a terra.

Passa un po’ di tempo a giocare con le impostazioni prima di metterla in acqua. Ti farà risparmiare un po’ di frustrazione. Impara anche a configurare la fotocamera nel modo in cui ne hai bisogno prima di metterla nella custodia: qualità massima, formato RAW e la modalità subacquea. Meno funzioni devi cambiare nell’acqua, meglio è.

2. Illuminazione

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La luce subacquea è molto diversa rispetto alle condizioni a te familiari di sole o tempo nuvoloso. Sott’acqua, l’illuminazione è tanto importante come quella che c’è sopra l’acqua, ma agisce in modo diverso. E man mano che scendi di profondità, maggiore è la diminuzione della luce, il che significa che più il soggetto si trova in profondità, meno sarà illuminato, e con la luce si perdono anche i colori.

A 5 metri scompare il rosso, poi l’arancione, a seguire (verso i 10/12 metri) il verde, il blu, fino al buio completo. Quindi, quando pianifichi la tua esposizione, man mano che scendi dovrai aumentare l’esposizione regolando ISO, tempo di posa o apertura.

Per ovviare in parte all’appiattimento dei colori puoi utilizzare il flash interno della fotocamera o, se ne hai la possibilità, una luce esterna tipo flash o faretto subacqueo. Se però sei in prossimità degli scogli, cerca di fotografare nei primi metri di immersione dove la luce naturale è ancora buona.

3. Limpidezza dell’acqua

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Il livello di limpidezza dell’acqua può influenzare le immagini, soprattutto se il soggetto è lontano. Se l’acqua è cristallina, tanto meglio! Altrimenti puoi utilizzare un obiettivo grandangolare, oppure ti avvicini al soggetto per diminuire la distanza.

In questo modo uscirai comunque a inquadrare la scena, ma potrai beneficiare di una maggiore chiarezza rispetto a quando ti allontani e ingrandisci. Ricorda sempre che meno acqua c’è tra te e il soggetto, più fedele sarà la resa cromatica ed esposimetrica.

Inoltre, più lontano sta il soggetto dalla tua fotocamera, più il bilanciamento del bianco diventa blu, dal momento che l’acqua assorbe prima le lunghezze d’onda rosse. Per questo più ci si avvicina al soggetto, migliore sarà il bilanciamento del bianco, il contrasto, la nitidezza. Attenzione a non utilizzare lo zoom digitale ma solo quello ottico.

4. Inquadratura

Anche non ti interessa studiare la composizione dell’immagine, fai comunque attenzione a due regole sull’inquadratura: non si fanno foto dall’alto verso il basso e non si fotografano i pesci dal dietro. Già che ci sei, fai anche attenzione a cosa viene inquadrato (non è un granché far entrare nell’inquadratura un pezzo di pinna sfuggente).

I migliori scatti sono quelli effettuati con l’obiettivo puntato verso l’alto, con il sole che splende lontano ed illumina con i suoi raggi il soggetto della tua foto.

Metti a fuoco gli occhi dei soggetti o almeno provaci, sono piccoli ma si può fare. Se la tua fotocamera ti offre l’opzione della messa a fuoco automatica tieni premuto il pulsante di scatto a metà corsa per inquadrare meglio il soggetto prima di scattare la foto.

Se hai lo schermo lcd, usalo. È molto più semplice sott’acqua guardare lo schermo lcd che attraverso l’oculare. All’inizio ti puoi sentito davvero strano, se sei abituato a usare una DSLR, ma subito capisci che un grande schermo è un gran bella comodità sott’acqua.

5. Elaborazione e post produzione

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Come tutte le tecniche fotografiche anche quella subacquea è soggetta ad interventi post produzione. Poiché le lunghezze onda rosse vengono assorbite per prime, è necessario aggiungere molto rosso e giallo all’immagine per correggere i toni della pelle… a meno che non si abbia un occhio di riguardo per le persone che saranno un po’ più blu, specie se prese da una distanza non ravvicinata.

L’impostazione “subacquea” sulla fotocamera fa un lavoro decoroso aggiungendo un po’ di rosso nell’immagine, ma puoi aumentare il contrasto durante la post-elaborazione delle foto senza esagerare.

6. Perfeziona le tue abilità

Concentrati su di uno specifico tipo di fotografia subacquea, come utilizzare la funzione “macro” o quella panoramica e, prima di passare ad un nuovo tipo, perfeziona le tue abilità. La modalità “macro” ti permetterà di far diventare grande quello che attraverso il mirino risulta piccolo. La contentezza di vedere le diverse foto è istantanea, per via dei colori o dei dettagli fantastici.

L’aspetto più difficile di queste foto, quindi, non è necessariamente la tecnica ma la scelta del soggetto. Nello spazio di uno scatto si può in effetti perdere un banco di anemoni o un piccolo blennio. Inoltre, la presenza di correnti o di onde può ostacolare la messa a fuoco della successiva foto.

I processori di una fotocamera compatta sono più vantaggiosi per 2 ragioni. Lo schermo posteriore permette una modalità di inquadratura spesso più efficace di una reflex. Inoltre, i piccoli sensori della compatta aumentano in misura considerevole la profondità del campo grazie a una zona nitida molto più importante.

Evita di mitragliare scatti nel tentativo di “acchiappare” tutto ciò che vedi e controlla sempre l’assetto.

Impara a valutare le difficoltà

Le difficoltà della fotografia subacquea non sono dettate solamente dall’ampio bagaglio teorico e tecnico necessario per ottenere uno scatto soddisfacente, ma anche da limitazioni e problematiche strettamente collegate all’ambiente in cui ci troviamo a fotografare: quello marino, che è un universo a se stante.

Il primo passo per fare fotografia subacquea conoscere a fondo la fotocamera che abbiamo in mano. Il secondo è capire come la fotocamera si comporta nel nuovo elemento, come le lenti reagiscono e come il complesso corpo-lente “interagisce” con la particolare illuminazione disponibile sotto il pelo dell’acqua.

Non importa che tipo di macchina fotografica hai: che sia una entry-level “point & shoot” digitale o una DSLR, esistono una serie di regole che si devono sempre ricordare.

Tutto l’occorrente

Innanzitutto di cosa hai bisogno per la fotografia subacquea? Prima di tutto ti occorre una fotocamera subacquea, o una fotocamera e una custodia subacquea impermeabile (ovviamente adatta alla macchina)

Un paio di occhiali o una maschera subacquea è un must. È sempre bello vedere quello che stai fotografando! Le maschere più grandi rendono la visibilità un po’ più facile sott’acqua.

Poi, tieni d’occhio la sicurezza! Compra una fascia da polso galleggiante per l’apparecchio in modo che se la lasci cadere per un attimo la tua gopro non vada perduta per sempre.

Infine, se si utilizza una custodia subacquea, si consiglia di seguire le istruzioni fornite con l’alloggiamento per garantire la tenuta e l’impermeabilità. Fondamentalmente si ingrassa la guarnizione in gomma e si assicura che si adatti correttamente. Puoi anche mettere uno di quei pacchetti di gel di silice all’interno dell’alloggiamento, solo per sicurezza.

Cerca di essere sempre a tuo agio

Durante la fotografia subacquea, oltre che a inquadrare e scattare devi anche nuotare e trattenere il respiro. Se non sei più che allenato, sarai esausto dopo una sequenza subacquea.

In questa attività uno dei fattori più importanti è sentirsi a proprio agio nell’ambiente marino. Ricorda: sei un po’ come una piattaforma galleggiante sulla quale è appoggiata la tua macchina fotografica impermeabile. Proprio per questo, la capacità di nuotare bene – e in alcuni casi anche velocemente, per raggiungere il soggetto – è fondamentale.

Chiaramente l’immersione con le bombole offre vantaggi notevoli rispetto allo snorkeling con maschera e boccaglio: si può restare in acque più profonde più a lungo, e più vicini alla vita marina. Ma per scattare con successo in immersione bisogna avere un controllo assoluto del galleggiamento e della propria posizione.

Non immergerti in solitaria

A meno che tu non stia vicino alla riva, non effettuare mai immersioni in solitaria. È più sicuro essere in compagnia, visto che chi scatta le foto è sicuramente meno più concentrato su quello che sta facendo. Ricorda che la sicurezza in acqua non è un optional, non è qualcosa da prendere sotto gamba ostentando una spavalda sicurezza di sé. L’immersione in sicurezza deve essere sempre al primo posto.



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