Omega 3 colesterolo controindicazioni

Omega 3 colesterolo controindicazioni

È diffusa la convinzione che gli omega 3 contenuti nell’olio di pesce siano di supporto per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue. Si pensa inoltre che questi acidi grassi essenziali (come l’acido alfa linolenico) svolgano un’azione positiva nei confronti del colesterolo “buono”, aumentandone i livelli.

Mentre ci sono alcuni studi che confermano questi effetti, ce ne sono altri più recenti che ribaltano completamente la posizione.

E così, se anche tu fai parte della folla di persone in tutto il mondo che soffre di questo problema, chissà quante volte hai digitato nel web: omega 3 colesterolo controindicazioni.

Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Omega 3 colesterolo controindicazioni

L’omega 3 è una sostanza naturale che viene generalmente assunta sotto forma di capsule di olio di pesce, ricco di antiossidanti.

Tuttavia, gli integratori di omega 3 possono apportare danni collaterali a causa della mancanza di qualità del prodotto o anche perché offrono una quantità inadeguata di queste sostanze per porzione.

È quindi necessario leggere bene l’etichetta dei vari integratori omega 3 per verificare l’origine e la concentrazione di acidi grassi omega 3 presente in ogni capsula.

In caso di dubbi, puoi sempre chiedere un consiglio al tuo medico o a un nutrizionista esperto.

Ma torniamo a noi.

Qui di seguito ti presentiamo omega 3 colesterolo controindicazioni:

L’olio di pesce fa bene per il colesterolo?

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Secondo alcuni ricercatori gli omega 3 contenuti nell’olio di pesce hanno un effetto positivo sul colesterolo, proprio come la vitamina D.

Innanzitutto, aumentano il colesterolo HDL (quello “buono”), migliorando la capacità di rimuovere il colesterolo “cattivo” LDL dal flusso sanguigno.

Inoltre, si ritiene che abbassino i livelli di trigliceridi. E più sono bassi, migliore è il tipo di colesterolo che circola nel sangue.

In terzo luogo, gli omega 3 hanno un effetto antinfiammatorio. Sono proprio quegli alti valori infiammatori che giocano un ruolo importante nello sviluppo di malattie cardiovascolari e colesterolo sopra la norma.

Il vantaggio della diminuzione del colesterolo, se è troppo alto, è che il tuo sistema cardiovascolare soffre di meno.

Di conseguenza, le arterie rimangono flessibili più a lungo e hai meno probabilità di soffrire di disturbi come l’ipertensione e l’arteriosclerosi. C’è anche una riduzione del rischio di avere un ictus o un attacco di cuore.

  • Olio di pesce e salute

Negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche sugli effetti dell’olio di pesce in varie malattie. Ad esempio, ci sono stati ampi studi in soggetti diabetici, con insufficienza renale, ipertensione, artrite reumatoide o aterosclerosi.

Si è osservata una serie di effetti dell’olio di pesce sulla salute. In particolare:

  • è risultato possibile influenzare la sensibilità dell’organismo all’insulina
  • è stato possibile modificare favorevolmente la viscosità del sangue
  • è stato dimostrato che l’olio di pesce abbassa i livelli di trigliceridi nel sangue con un effetto dose-risposta (cioè, più alto è il livello di trigliceridi, più forte è il cambiamento indotto dall’olio di pesce).

In quest’ultimo caso, il livello di colesterolo delle lipoproteine “a densità molto bassa” (VLDL) spesso diminuiva e il livello di colesterolo delle lipoproteine “ad alta densità” (HDL) aumentava.

  • Una nuova visione

Secondo un recente studio pubblicato su Pharmacy and Therapeutics le cose starebbero diversamente. Sono infatti stati segnalati possibili effetti collaterali dell’olio di pesce sui livelli di colesterolo delle lipoproteine ​​a bassa densità (LDL).

Fino ad ora, questo effetto sostanzialmente sfavorevole è stato osservato solo in persone che hanno mostrato anche una resistenza all’insulina, ad esempio nel diabete, e nell’insufficienza renale cronica.

Coloro che hanno al necessità di abbassare il colesterolo “cattivo”, dovrebbero quindi intraprendere altre strade, come ad esempio assumere dei farmaci e modificare la propria dieta.

Puoi fare una ricerca nel web digitando omega 3 alimenti per scoprire quali sono i cibi e in particolare i pesci ricchi di omega 3.

Con il colesterolo alto si dovrebbero mangiare pesce e frutti di mare?

È noto da tempo che gli eschimesi, grandi consumatori di pesce, sono poco inclini a soffrire di malattie cardiovascolari.

Diversi studi hanno dimostrato che un consumo regolare di prodotti ittici ha un benefico effetto sulla prevenzione di questo genere di patologie.

Si è cercato di ottenere gli stessi risultati con la somministrazione di olio di pesce ricco di acidi grassi polinsaturi come l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA).

EPA e DHA si trovano in quantità relativamente elevate nei pesci grassi (come sgombri, salmone e aringhe). In considerazione della bassa produzione di acidi grassi polinsaturi da parte del nostro corpo, è una buona abitudine consumare pesce una volta alla settimana se si ha la necessità di maggiori quantità di EPA e DHA.

Questo vale sia per le persone sane che per coloro che vogliono tenere sotto controllo il proprio colesterolo, la pressione sanguigna e le malattie infiammatorie intestinali.

Conclusioni

Si ritiene solitamente che gli omega 3 abbiano buoni effetti sulla salute. Sono noti per ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL).

Questo perché gli omega 3 promuovono la produzione di colesterolo “buono” HDL.

Recenti studi hanno però confutato questa convinzione, avanzando l’ipotese che l’olio di pesce possa essere responsabile di un innalzamento dei livelli di LDL nel sangue.

Fonti:


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