Differenza tra semi di lino dorati e scuri

Differenza tra semi di lino dorati e scuri

I semi di lino sono noti per il loro elevato contenuto in omega 3, gli acidi grassi polinsaturi utili per la protezione dell’apparato cardiovascolare e per la prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento come l’Alzheimer.

Forse quello che non tutti sanno è che ne esistono di due tipi, quelli dorati e quelli scuri.

Scopriamo la differenza tra semi di lino dorati e scuri e vediamo quali sono le particolarità che li contraddistinguono.

Qual è la differenza tra i semi di lino dorati e scuri?

La differenza tra semi di lino dorati e scuri è per la verità piuttosto piccola: i due tipi differiscono per la composizione di alcuni elementi minerali e di piccole frazioni decimali degli acidi grassi.

Il lino dorato è un ibrido creato per aiutare soprattutto l’impiego in campo alimentare come sfarinato perché mescolato alle farine la sua presenza è quasi impercettibile, mentre i semi scuri originali vengono trasformati prevalentemente in olio da cucina e altro.

Ma vediamo più nel dettaglio le caratteristiche di ciascun tipo

Colore

Il loro differente colore è determinato dalla quantità di pigmenti presenti nel rivestimento esterno del seme e può essere influenzato da fattori genetici e ambientali.

Gusto

I produttori di lino dorato affermano che la loro varietà ha un sapore più marcato di “burro di nocciola”.

In realtà è più una trovata di marketing che reale, semmai il seme scuro tende avere una punta maggiore di amaro perché il tegumento è appena un po’ più spesso.

Questa leggera differenza si può notare solo se il consumo di semi o dello sfarinato tal quale è preso da solo. In realtà negli usi di cucina mischiato con altri ingredienti la differenza tra uno e l’altro tipo è pressoché nulla.

C’è da dire che quello dorato si nota meno nelle preparazioni. Se vuoi dare i semi di lino da mangiare a tuo figlio per rinforzare le sue difese puoi mescolarlo ad altri ingredienti: non li noterà affatto!

Profilo nutrizionale

Anche i valori nutrizionali sono pressoché identici in entrambe le varietà, soprattutto nel contenuto di acido alfa-linolenico, che il nostro organismo non può autoprodurre ma può ottenere solo da fonti alimentari.

Recenti studi hanno individuato un maggior contenuto di acido oleico (un monoinsaturo che appartiene alla famiglia degli omega 9) e tocoferoli nell’olio di semi di lino bruno, con maggiore capacità antiossidante e stabilità ossidativa.

Rispetto ad altri semi simili, come i semi di chia, quelli di lino dorato sono i meno ricchi di antiossidanti.

Tuttavia, il seme di lino dorato ha un profilo di acidi grassi migliore, in quanto ha un contenuto totale inferiore di acidi grassi saturi, dimostrando una migliore qualità nutrizionale per il consumo umano come alimento e/o ingrediente funzionale nei prodotti alimentari.

I semi di lino, come tutti i semi oleosi, hanno un elevato contenuto in calorie (100 grammi apportano oltre 530 kcal).

Per questo motivo, specialmente se stai seguendo una dieta ipocalorica, è meglio non abusarne e attenersi ai quantitativi raccomandati (2 o 3 cucchiaini al giorno).

Qui di seguito ti presentiamo differenza tra semi di lino dorati e scuri:

Proprietà dei semi di lino

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I semi di lino oltre alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti apportate dal contenuto di acidi grassi polinsaturi, hanno altri notevoli benefici perché sono fonte di fibre e apportano diversi micronutrienti, fra cui potassio, vitamina B, calcio, ferro e magnesio.

Grazie al contenuto di omega 3 sono utili per prevenire le malattie cardiovascolari e per abbassare la pressione arteriosa nel sangue favorendo il passaggio più fluido di molecole di trigliceridi e colesterolo.

Però grazie alle fibre (un paio di cucchiai di semi, circa 30 g, copre il 40% del fabbisogno giornaliero di fibre di un adulto) sono utili per migliorare il transito intestinale e ridurre i problemi di stitichezza e stipsi, oltre a ridurre l’appetito aumentando il senso di sazietà e riducendo il livello di zuccheri e grassi nel sangue.

In virtù della presenza di polifenoli (lignani) svolgono azione antiossidante e di riduzione dei radicali liberi che possono portare al rischio di ammalarsi di cancro.

Gli acidi grassi omega 3 contenuti nei semi di lino sono costituiti soprattutto di acido alfa-linolenico, che è considerato un acido grasso essenziale perché l’organismo umano non è in grado di produrlo da sé ma deve essere assunto con la dieta.

Uso in cucina e conservazione

I semi di lino dorato trovano un ampio impiego in cucina perché il loro colore, anche quando vengono macinati, si “mimetizzano” facilmente con gli altri ingredienti. I semi di lino scuro invece nei piatti si notano di più.

I semi di lino si possono trovare tutto l’anno, nei negozi biologici o al supermercato. In cucina possono avere molteplici utilizzi, che ci permettono di sfruttare al meglio le loro proprietà e i benefici dei semi di lino.

Ci sono tanti modi di come mangiare i semi di lino, ad esempio, mettendo i semi di lino nelle nostre insalate, con altri cereali nutrienti come semi di girasole o semi di papavero.

Possono anche essere aggiunti alla preparazione del pane fatto in casa. Danno un tocco di golosità alla preparazione dell’hummus di ceci.

Se si mescola la farina di semi di lino in acqua, si forma un gel di semi di lino, una sostanza appiccicosa con proprietà amalgamante che trova impiego nelle ricette vegan in sostituzione delle uova.

E non dimentichiamo l’olio di semi di lino biologico: è una preziosa fonte di grassi essenziali e vitamina E. Se usato crudo, è un delizioso condimento per i nostri piatti. La dose consigliata è di 2-3 cucchiaini al giorno.

I benefici dell’olio di semi di lino

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Una delle forme più utilizzate per assumere acidi grassi omega 3 come integratori è come olio. Per la produzione dell’olio si usa prevalentemente la varietà scura.

Una volta trasformati in olio, i semi di lino bio e non bio perdono la maggior parte dei loro nutrienti. Come olio, è grasso al 100%. Fortunatamente, i grassi nei semi di lino sono principalmente grassi sani e insaturi.

I benefici dell’olio di semi di lino derivano principalmente da due tipi specifici di grassi insaturi: acido linolenico e acido linoleico.

L’acido linolenico, noto anche come acido alfa-linolenico (ALA), è un tipo di acido grasso omega-3.

Dall’acido alfa-linolenico si ottengono gli altri due grassi omega-3 come l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA) che sono direttamente funzionali come bioprotettori di molteplici attività del nostro organismo.

Conclusioni

Chi apprezza le proprietà benefiche dei semi avrà sicuramente notato che in commercio si possono trovare due varietà di semi di lino: dorati e scuri.

Al di là del puro aspetto visivo, viene spontaneo chiedersi se effettivamente esiste una reale differenza tra le due varietà.

In questo articolo puoi soddisfare tutte le tue curiosità.


Fonti:

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