Digiuno intermittente: 12 benefici

Digiuno intermittente: 12 benefici

La dieta intermittente è una terapia nutrizionale che comporta una riduzione calorica totale o parziale. Viene da molti considerata una pratica salutare, che contribuisce a disintossicare il corpo e a gestire al meglio gli stimoli della fame.

Può essere una vera e propria sfida con se stessi.

La cosa importante, per raggiungere con successo i propri obiettivi, è prepararsi in modo adeguato alla dieta del digiuno.

E prima di iniziare, è sempre bene parlarne con il proprio medico o con un professionista della salute, che sapranno consigliarti al meglio sui passi da seguire.

Piccolo decalogo del digiuno

Ecco qualche piccolo suggerimento che ti può essere utile in vista del digiuno.

  • Stabilisci obiettivi chiari e raggiungibili
  • Incomincia il digiuno il venerdì pomeriggio
  • Preparati emotivamente a sentire la fame
  • Sii preparato anche a una maggiore irritabilità
  • Fai un pisolino durante le pause pranzo
  • Modera gli allenamenti
  • Vai a letto prima
  • Bevi molta acqua o tè
  • Dedicati a un hobby
  • Prima di iniziare, svolgi le faccende domestiche




Stabilire obiettivi chiari e misurabili

È importante fissare obiettivi misurabili. Uno di questi potrebbe essere quello di trascorrere un determinato periodo di tempo senza rompere il digiuno. O, ancora, disintossicare il fegato, perdere grasso corporeo, meditare…

Assegna un tempo definito per raggiungerli.

E due settimane prima del tuo digiuno, elimina il cibo che ami di più. Se hai un debole per le patatine fritte, prova a eliminarle in anticipo: patirai meno!

Bere per gestire la fame

La fame e la sete sono spesso confuse. Bere molta acqua può aiutare ad alleviare la sensazione di fame.

Le tisane calde e i brodini sono un’altra utile opzione per calmare uno stomaco brontolone.

Tieni fede a te stesso

La ricerca scientifica sul digiuno non è molto nota, quindi probabilmente incontrerai una certa Benefici-della-Dieta-del-Digiunoresistenza se dirai a qualcuno che stai digiunando per motivi di salute.

I tuoi amici e familiari potrebbero non approvare, specialmente se non hanno familiarità con il digiuno. La maggior parte delle persone identifica il digiuno con la fame e respinge immediatamente i meriti della pratica.

Il consiglio è quindi quello di parlarne solo con chi ti è veramente vicino: il tuo partner, il tuo medico e, magari, il tuo diretto superiore.

Una fatica ben ripagata

Prima di iniziare, prova a dare un’occhiata ai benefici che sono legati alla dieta del digiuno.

Sono sicuramente uno stimolo in più per partire con convinzione!

1. Vivi più a lungo

Anche se il processo di invecchiamento è complesso, alcune piccole accortezze possono contribuire ad allungare la vita.

Uno dei primi studi sul digiuno basato sulla semplice riduzione calorica risale al 1945, grazie al quale i ricercatori hanno scoperto che i topi sottoposti a digiuno vivono il 20% in più. Da allora, questi tipi di risultati sono stati mostrati in numerosi altri studi, portando la percentuale di prolungamento della vita fino al 60%.

Tra i principali effetti del digiuno che rallentano l’invecchiamento vi sono i cambiamenti nei livelli di insulina nel corpo, che stimola la crescita di quasi tutte le cellule.

Una ricerca condotta su un gruppo di persone ha messo in evidenzia che, riducendo l’apporto calorico, si diminuiscono significativamente sia i livelli di insulina che di temperatura corporea, che sarebbero entrambi biomarcatori della longevità.

2. Dimagrisci

Il digiuno può stimolare la perdita di grasso corporeo.

Nel corso di una ricerca, due gruppi di donne in premenopausa di età compresa tra i 30 e i 45 anni sono state sottoposte rispettivamente a digiuno intermittente (2 giorni a settimana a digiuno) e a una dieta conteggio calorico standard. Entrambi i gruppi hanno raggiunto risultati efficaci nella riduzione di peso e nella perdita di grasso.

Uno studio simile ha esaminato gli effetti del digiuno intermittente in 16 individui obesi (12 donne, 4 uomini) per 10 settimane. Sono emerse riduzioni significative della percentuale di grasso corporeo e nessuna variazione nella massa magra. Ciò significa che la perdita di peso era più associata al grasso che alla perdita e atrofia di massa muscolare.

Sono stati poi osservati gli effetti del digiuno intermittente in individui non obesi o un po’ in sovrappeso. In questo caso, si sono evidenziati livelli di fame molto elevati.

Ciò potrebbe indicare che è più difficile per chi ha un peso corporeo normale restare a digiuno per lunghi periodi, per via della quantità di grasso disponibile nel corpo per fornire energia.

Anche i cambiamenti ormonali legati al digiuno possono aiutare nella perdita di peso. Vale a dire le riduzioni di insulina possono consentire al corpo di accedere più facilmente alle riserve di grasso per bruciare energia.

3. Riduci il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2

La resistenza all’insulina è una malattia ben definita associata all’invecchiamento. L’insulino-resistenza prolungata nel corpo può portare allo sviluppo del diabete di tipo 2.

Studi pilota hanno dimostrato che il digiuno intermittente a breve termine è sicuro e tollerabile come strumento dietetico per i pazienti affetti da questa patologia.

4. Proteggi il tuo cervello

Oltre ad avere un impatto all’interno del corpo, il digiuno sembra offrire benefici al cervello. È stato infatti dimostrato che questa pratica aumenta significativamente il fattore neurotrofico cerebrale, o BDNF (da Brain-derived neurotrophic factor).

Tale fattore svolge un ruolo vitale influenzando una varietà di funzioni come: promuovere la crescita di nuovi neuroni, prevenire la morte dei neuroni esistenti e supportare la funzione cognitiva complessiva.

Una sua carenza viene messa in relazione con uno stato di tipo depressivo.

Altre aree in cui il digiuno sembra offrire protezione sono relative alla demenza e alla malattia di Alzheimer.

5. Potenzialmente efficace nella sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune caratterizzata da neuro-degenerazione del sistema nervoso. Anche se ancora non esiste una cura, sembra che il digiuno possa rallentare l’insorgere di tali sintomi.

Naturalmente, occorrono molti più studi prima che questo possa mai essere considerato come uno strumento idoneo.

6. Può attivare specifici geni di riparazione

Oltre a ridurre i livelli di insulina, il digiuno ha anche dimostrato di attivare determinati geni e processi di riparazione nel corpo.

Quando iniziamo a digiunare, sottoponiamo il nostro fisico a uno stato iniziale di stress. Il cervello quindi invia dei segnali per ottenere il cibo. Ma quando questo comando non riceve un’adeguata risposta, il corpo mette in atto svariate modalità di sopravvivenza, fino a quando non viene nuovamente alimentato.

Ciò significa che hanno la priorità quei processi che proteggono il corpo, piuttosto che quelli atti a crescere o a riprodursi.

Anche se gli esatti meccanismi non sono stati ancora completamente compresi, si è scoperto che in questo contesto ha una particolare importanza un processo noto come autofagia.

L’autofagia significa letteralmente “auto-mangiare” ed è il modo con cui il corpo rimuove, autodemolisce e ricicla le vecchie cellule. È considerato un meccanismo di difesa chiave in molte malattie dell’invecchiamento.

L’autofagia viene attivata quando il corpo è in stato di fame o privato di nutrienti. Il digiuno a breve termine di 24-48 ore ha rivelato un significativo aumento della regolazione dell’autofagia nei neuroni all’interno del cervello.

7. Può proteggere da alcuni tipi di tumore

Il cancro è una malattia caratterizzata da un’anomala divisione e crescita cellulare.

Sebbene sia una malattia molto complicata, il digiuno sembra apportare molteplici benefici metabolici all’interno del corpo, contribuendo a ridurre questo genere di patologie.

Ciò che è interessante è il ruolo che il digiuno sembra giocare negli effetti collaterali associati alla terapia del cancro. La radioterapia e la chemioterapia non sono trattamenti selettivi. Ciò significa che possono uccidere non solo le cellule tumorali, ma anche quelle sane.

Il digiuno a breve termine (fino a 48 ore), ha dimostrato di proteggere le cellule normali ma non quelle tumorali durante il trattamento standard.

Un piccolo gruppo di pazienti con diversi tipi di cancro, hanno volontariamente digiunato prima e dopo trattamento. I risultati hanno mostrato che alcuni di loro hanno avvertito una riduzione dell’affaticamento, della debolezza e degli effetti collaterali gastrointestinali della terapia.

Sono però necessari molti più studi clinici controllati per determinare gli esatti effetti e la sicurezza del digiuno in questo contesto.

8. Disintossica

La disintossicazione è un processo corporeo naturale che prevede l’eliminazione di tossine accumulate nei vari organi come il colon, il fegato, i polmoni o la pelle.

Quando non consuma cibo, il corpo attinge ai depositi di grasso per produrre energia. Durante questo processo, vengono rilasciate delle sostanze chimiche che stimolano l’eliminazione radicale delle sostanze di rifiuto.

Dopo il digiuno, il sangue rivela un miglior livello di endorfine, il che ti rende più vigile e ti dà una sensazione di buona salute mentale.

9. Un aiuto contro l’epilessia

L’epilessia si riferisce a un disturbo cerebrale in cui una persona soffre di convulsioni ricorrenti che possono portare a una trasformazione del comportamento.

Il digiuno si è dimostrato benefico per i pazienti affetti da epilessia. Studi su questo argomento hanno mostrato risultati positivi in ​​termini di frequenza di convulsioni.

10. Riduce l’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una condizione medica cronica che causa l’infiammazione delle articolazioni. Può anche influenzare i tessuti circostanti e altri organi.

Sotto controllo medico, il digiuno controllato ha mostrato risultati significativi.

11. Trattamento della pancreatite

Il pancreas svolge un ruolo importante nella produzione di succhi digestivi e nel rilascio degli ormoni nel corpo, compresa l’insulina. Può essere soggetto a infiammazione, una patologia nota come pancreatite.

Insieme all’alimentazione endovenosa e alla fluidoterapia, il digiuno è stato accettato come strategia di trattamento per la pancreatite acuta.

12. Prima e dopo gli interventi chirurgici

I medici raccomandano il digiuno breve, che normalmente è di 2-8 ore, per ottenere risultati più accurati nel corso di alcune indagini diagnostiche.

In caso di interventi operatori che intessano gli organi del sistema digestivo, il digiuno consente di liberare alcuni organi, come l’intestino.




“Le notizie e i dati contenuti in questo articolo hanno solo ed esclusivamente uno scopo informativo. Non sono destinati a fornire un consiglio medico e non sostituiscono il consiglio del vostro medico. Né l’editore di saluteopinioni.it né l’autore si assumono la responsabilità di ogni possibile conseguenza legata a qualsiasi tipo di trattamento o dieta effettuati sulla base delle informazioni contenute in questo articolo. Prima di intraprendere un trattamento, si consiglia di chiedere il parere del proprio medico o di altro professionista della salute”

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