L’Aporophyllum, anche chiamato Edna Bellamy, è una cactacea dall’aspetto molto particolare con lunghi steli a cascata che sembrano quasi delle corde ricoperte di piccole spine e abbondanti fiori carnosi di tonalità dal giallo al rosso o dal bianco al viola.
Facilissima da curare, è una pianta ornamentale ideale per chi vuole dare personalità all’ambiente ma non ha molto tempo da dedicare al proprio angolino verde, dentro o fuori casa.
Sommario
Come prendersi cura di un Aporophyllum
L’Aporophyllum è una pianta perenne della famiglia delle Cactaceae. E’ un ibrido il cui nome deriva dalla combinazione di Aporocactus e Epiphyllum, anche se fra i suoi antenati ci sono molte più specie di cactus.
La pianta comprende numerose varietà e colori, le più diffuse sono l’Aporophyllum cascade, l’Aporophyllum helena e l’Aporophyllum sabra, tutte con fiori di tonalità e dimensioni differenti. anche se la specie più apprezzata e diffusa è la prima, grazie ai suoi grandi fiori rossi.
Qui di seguito ti presentiamo Aporophyllum:
1. Dove posizionare l’Aporophyllum
L’Aporophyllum può essere coltivato sia all’aperto che in casa.
LUCE
Ha bisogno di una posizione luminosa, di sole o sole parziale ma non eccessivamente calda. In estate, quando le temperature si fanno davvero incandescenti, è preferibile spostarla in un luogo più riparato oppure darle ombra nelle ore più calde della giornata.
Evita:
- Luoghi con scarsa aerazione
- Ambienti bui e troppo freddi (al di sotto dei 5°C)
- Aree della casa in cui tieni la luce accesa anche dopo il tramonto
L’Aporophyllum teme il gelo e, se la coltivi all’esterno, in inverno andrà spostata in una serra o in un’altra zona riparata dove le temperature si possano mantenere fra i 5 e i 10 gradi.
La posizione ideale dell’Aporophyllum è in un luogo battuto dalla luce del mattino dove d’estate può godere di ombra e d’inverno non è direttamente esposta all’umidità.
TEMPERATURA
L’Aporophyllum è una pianta tropicale e come tale preferisce le temperature calde ma non opprimenti.
La sua temperatura perfetta si colloca fra gli 8°C e i 22°C.
Come buona parte delle Cactaceae può sopportare una brevissima esposizione a freddo intenso (sottozero) purché il terreno sia asciutto e l’ambiente sia privo di umidità.
Vanno protette anche dal caldo troppo intenso, soprattutto oltre i 30°C. Mai esporle alla luce diretta del sole estivo nelle ore più calde, offrire sempre un’ombreggiatura adeguata.
Non posizionare mai la pianta in luoghi in cui la temperatura è frequentemente inferiore ai 6°C.
RICORDA
Anche quando tenute in casa queste piante hanno bisogno di avere un ciclo diurno e notturno con temperature distinte.
Di giorno devono poter vivere fra i 15 e i 22 gradi centigradi, in posizione luminosa, mentre la sera, dopo il tramonto, devono stare in un ambiente privo di luci artificiali con temperature comprese fra gli 8 e i 12 gradi centigradi.
Soprattutto nel periodo invernale questo stacco è fondamentale per una corretta (e abbondante) fioritura.
2. Che terriccio utilizzare
E’ una pianta epifita che non produce molte radici e ha bisogno di un substrato molto leggero e ben drenato.
Puoi usare un mix di terriccio universale, sabbia e pietra pomice abbastanza fine.
Evitare terricci troppo ricchi (in particolare evitare la torba) e quelli argillosi. Il pH ideale è fra il 5 e il 6.
Non sai come misurare il pH nel terreno? Te lo insegnamo in questo articolo.
In primavera e autunno è possibile concimare con un prodotto liquido a base di potassio e fosforo.
Idealmente il substrato andrebbe completamente rinnovato ogni 2 – 3 anni con un rinvaso. Queste piante sono magnifiche e danno il loro meglio in dei vasi sospesi.
3. Come annaffiare l’Aporophyllum nel modo giusto
- Se la pianta è fuori casa:
Alla comparsa dei primi germogli a inizio primavera è possibile riprendere le annaffiature regolari dell’Aporophyllum.
Essendo un cactus non ha bisogno di acqua abbondante, anzi, è bene evitare gli eccessi per prevenire il marciume radicale. Dalle da bere solamente quando i primi 2 – 3 cm di terra sono completamente asciutti.
In inverno la pianta va a riposo quindi non sarà necessario annaffiarla.
- Se la pianta è all’interno di casa:
Se tenuta all’interno, la pianta continuerà a essere attiva anche in inverno dato che la temperatura si mantiene sui 20 – 25 gradi e pertanto la dovremo innaffiare come d’abitudine vale a dire solo quando la terra è asciutta.
4. Parassiti e malattie
PARASSITI
I nemici principali di questo cactus sono la cocciniglia, gli afidi e i ragnetti rossi – anche se le piante ben conservate e tenute in casa generalmente non sono colpite dai parassiti.
Anche le lumache amano l’Aporophyllum e possono creare danni estesi in brevissimo tempo.
MALATTIE
Fumaggine e marciume radicale sono le due patologie che tendono a colpire la pianta.
La fumaggine è una patologia non letale ma che va trattata. E’ provocata da alcune specie di funghi che creano una patina nera sulla superficie dei fusti e che spesso attira insetti parassiti come afidi e cocciniglia.
Il marciume radicale è causato da un’eccessiva esposizione delle radici all’acqua. Con un ottimo substrato e accortezza nell’irrigazione il problema è facilmente evitabile.
5. Aporophyllum: riproduzione
Puoi facilmente riprodurre l’Aporophyllum sia per seme che per pollone.
POLLONE
Se vuoi riprodurre l’Edna Bellamy a partire da un pollone, sappi che potrebbero volerci anni prima che la pianta madre ne produca uno.
Ecco come procedere:
- Per procedere al distacco puoi armarti di un coltello affilato o di un paio di forbici da giardinaggio affilate e recidere alla base.
- Puliscilo da eventuali rimasugli di terra e mettilo da parte in un luogo asciutto e lontano dalla luce diretta affinché sviluppi il callo.
- Prendi un vaso e prepara il terriccio con il fondo drenante, inserisci il pollone per circa ⅓ della sua dimensione mantenendo il verso del getto in modo corretto (la base nel terreno e la punta verso l’alto).
- Fai una lieve pressione con le mani per assicurarlo in posizione e annaffia il terreno.
- Da questo punto dovrai annaffiare ogni volta che il terreno si asciuga.
SEME
Questa succulenta ci mette molto a crescere quindi, anche se può essere moltiplicata da seme, non è un metodo particolarmente raccomandabile.
Per farlo, tuttavia, il procedimento è semplice:
- Pianta i semi in un vaso con del terriccio adeguato, ben drenato. Puoi spargerli sulla superficie e spingerli un paio di centimetri all’interno del suolo ma senza forzare troppo, oppure coprirli con un leggero strato di terra (non compattata).
- Annaffia e metti in una posizione luminosa, meglio se all’aperto.
- Se vivi in una zona fredda, tieni il vaso all’interno.
FONTI:
Cactaceae – https://it.wikipedia.org/wiki/Cactaceae
Aporocactus – https://www.elicriso.it/it/come_coltivare/aporocactus/
Piante epifite – https://it.wikipedia.org/wiki/Piante_epifite
Parassiti e malattie dei Cactus – https://www.lacasadellegrasse.it/parassiti-e-malattie.html