Nessuna connessione dati per il tuo smartphone?
Le batterie del tuo GPS si sono esaurite?
La bussola ti è caduta sopra un masso e non funziona più?
Quando la natura è così selvaggia e gli eventi del destino così avversi, sapere come orientarsi senza bussola può essere una questione di sopravvivenza.
Tutto quello che devi fare è usare gli oggetti intorno a te. Meglio imparare quanti più metodi possibili in modo da essere pronti a tutto.
Sommario
Cosa usare al posto della bussola
Non è poi così difficile orientarsi e trovare il nord senza bussola mentre fai un’escursione. Gli strumenti alternativi sono in genere a portata di mano, basta solo saperli utilizzare nel modo giusto, guidati dal proprio spirito di osservazione.
Ad esempio puoi utilizzare…
- il sole, la luna e la stella polare
- il tuo orologio da polso
- il muschio
- un bastone
- la neve
- le bacche
- un formicaio
- un corso d’acqua
- gli alberi
Come utilizzare gli oggetti al posto della bussola
Hai visto quanti sono gli oggetti che puoi utilizzare per orientarti nella natura?
Ora scopriamo insieme come utilizzarli.
- Sole
Sappiamo bene che il sole sorge a est e tramonta ad ovest. In base a questo puoi facilmente calcolare i quattro punti cardinali.
- Luna
Per orientarsi con la Luna è necessario saper riconoscere la fase.
Nel primo quarto ha una forma di D ed è luna crescente, con la “gobba” a ovest, mentre nell’ultimo quarto ha una forma a C ed è calante, con la “gobba” a est.
- Stella polare
La stella polare, nota anche come Polaris (o Ursae Minoris), indica sempre il nord per chi si trova nell’emisfero boreale. Cerca di individuare la costellazione del Grande Carro (o Orsa maggiore), formata da sette stelle (quattro formano un trapezio, e tre sono una sorta di braccio ripiegato). Polaris però non appartiene all’Orsa maggiore bensì all’Orsa minore.
Quindi, guarda i due astri luminosi che costituiscono il lato del carro maggiore (sono nel punto maggiormente distante rispetto alla punta del braccio).
Immagina quindi di tracciare una linea per unirle e prolunga questa linea di cinque volte. Raggiungerai così una stella particolarmente luminosa: quella è Polaris.
Nell’emisfero australe, la stella di riferimento per il polo sud è Octantis, ma la sua luminosità è debole e si fa fatica a vederla ad occhio nudo.
Proprio per questo si fa in genere riferimento alla Croce del Sud che invece è particolarmente luminosa e non si trova molto distante da Octantis.
- Orologio
Hai al polso un orologio con le lancette?
Allora hai tutto ciò che occorre per trovare il nord e i punti cardinali! Per una misurazione accurata, è importante impostare l’orologio sull’ora locale reale (senza l’ora legale).
Posiziona l’orologio orizzontalmente con la lancetta delle ore rivolta verso il sole. Trova l’angolo mediano tra questo puntatore e il dodici. Questa è la connessione nord-sud.
Se sei in dubbio su quale estremità di quella connessione sia il nord e quale sia il sud, è sufficiente pensare logicamente: il sole sorge a est, tramonta a ovest ed è a mezzogiorno a sud.
Al mattino il sole è a est, nel pomeriggio a ovest.
- Muschio
Per crescere e svilupparsi, il muschio ha bisogno di un substrato umido.
Guarda il tronco degli alberi e le pietre: il muschio si trova sul lato a nord, perché in quella posizione riceve meno luce solare e quindi si asciuga meno.
- Bastone
Pianta nel terreno un bastone lungo circa un metro e posiziona una pietra in corrispondenza dell’ombra proiettata sul suolo.
Questo punto dell’ombra è sempre verso ovest, ovunque tu sia nel mondo.
Aspetta quindici minuti, finché l’ombra non si è spostata di qualche centimetro. Segna di nuovo il punto in cui viene proiettata sul suolo. Questo punto d’ombra è sempre l’est.
Traccia una linea attraverso i due punti e avrai una connessione est-ovest approssimativa.
Posizionati su questa linea con il primo punto (ovest) alla tua sinistra e il secondo punto (est) alla tua destra. Ora stai guardando a nord.
- Neve
Hai la neve che si sta sciogliendo davanti ai tuoi piedi ?
Allora sei in prossimità del versante sud della montagna, che è quello maggiormente esposto ai raggi del sole.
- Bacche
Se ti imbatti in un cespuglio costellato di bacche fermati ad osservarlo. I frutti maturano prima nella parte rivolta a sud.
- Formicaio
Se sul cammino trovi un formicaio, puoi orientarti con un buon margine di sicurezza.
La forma del formicaio non è simmetrica: presenta un lato piuttosto piatto e l’altro più ripido. La parte che presenta una maggiore pendenza rivolta a nord, mentre quella che presenta una pendenza più pianeggiante è orientata a sud.
Le formiche amano infatti il caldo, per questo tendono a esporre a meridione una superficie più ampia del loro nido.
Anche la posizione del formicaio può essere utile per definire i punti cardinali. In genere viene costruito ai piedi di una pianta, rivolto a sud.
Ciò è dovuto al fatto che il vento freddo soffia da nord. La pianta diventa così una barriera naturale che lo protegge dalle raffiche di aria fredda.
- Corsi d’acqua
Quando ti imbatti in un torrente hai una certezza: scorre verso valle. Seguilo e arriverai sicuramente a un centro abitato.
E lì potrai chiedere tutte le informazioni necessarie per poter tornare a casa.
Come orientarsi guardando gli alberi
L’orientamento basato sull’osservazione degli alberi merita un discorso a parte. In effetti sono numerosi i “segnali” che possiamo captare guardando il tronco e i rami
Se osservi il fusto, puoi vedere che la parte orientata verso nord ha in genere un numero inferiore di rami.
E se ti imbatti in un albero tagliato, dai un’occhiata alla disposizione degli anelli del tronco: nella parte rivolta a sud sono più ampi.
La corteccia della maggior parte degli alberi è più ruvida sul lato nord, più sottile, più elastica sul lato sud.
Nelle zone ventose, i rami tendono ad incurvarsi nella direzione delle raffiche. Se sai che lì soffia di frequente la tramontana, sai di conseguenza che tale piegatura è rivolta a sud.
Come tracciare la posizione (per evitare di perdersi)
Se ti trovi senza bussola e GPS ma hai una mappa, devi puoi a metodi più pratici per tracciare la tua posizione.
Come evitare di perdere le tracce
- Segui un percorso a zig-zag
Procedi in una direzione per un certo tratto e poi cambia direzione, in modo da essere in grado di riconoscere i vari tratti e ritrovare la via.
- Segui un sentiero
Percorri un sentiero che possa essere riconosciuto in base a tronchi abbattuti, segni su alberi o altri segni chiaramente identificabili.
- Usa i riferimenti solari
Utilizza le indicazioni che sono fornite dal sole per orientarti.
- Guarda la pendenza del terreno
Se ti trovi in un bosco, cerca di seguire un sentiero con una leggera pendenza: riuscire a tornare indietro non sarà poi così difficile.
Punti di riferimento utili
- Osserva il paesaggio
Mentre cammini, osserva il paesaggio circostante e cerca di memorizzare degli aspetti caratterizzanti come una collina, un fiume o un lago, in modo da poter ritrovare la strada.
Se sei in una zona che ti è familiare, cerca dei punti di riferimento noti per orientarti e per determinare la tua posizione.
- Segui le tracce
Vedi sul tuo cammino le tracce delle gomme di un veicolo passato di recente?
Seguile finché non trovi una strada o un sentiero che conosci o una segnalazione che indica la direzione da seguire.
Cose da evitare quando ci si perde
Ti sei perso?
Niente panico.
Prima o poi ritroverai la strada.
Tuttavia è importante essere prudenti.
Ecco cosa non devi fare:
- non allontanarti dal tuo gruppo
- non seguire sentieri sconosciuti senza sapere dove si sta andando
- non abbandonare le tracce di un sentiero che stai seguendo
- non attraversare un corso d’acqua se non hai ben chiaro dove stai andando
- non fermarti in zone isolate
- non accamparti in una zona poco sicura
Cosa fare una volta ritrovata la strada
Sei finalmente arrivato a una strada che ti sembra di aver già percorso?
Allora hai buone possibilità di arrivare al punto di partenza della tua escursione.
Prima di decidere in quale senso andare, fai alcune considerazioni:
- fermati e prendi un momento per orientarti, cercando punti di riferimento come alberi, fiumi o altri segnali naturali
- cerca di ricordare il tragitto percorso, come la direzione e la distanza, e fare una stima di dove pensi di essere
- se è possibile, usa un GPS (che sta per “sistema di posizionamento globale”) per determinare esattamente la posizione
- cerca di raggiungere una strada asfaltata o una struttura abitata più vicina